C #11 Cesena
Si parte dalla ragionevole considerazione dell'impossibilità contemporanea di un'autentica fondazione della tragedia. Ciò nondimeno il modo della tragedia di presentare allo spettatore un nodo drammatico è ancora il modello insuperato per ogni intima rappresentazione umana. Allo stesso tempo si avverte, nel nucleo della tragedia attica, la struttura stessa delle sensazioni che rivelano, della condizione umana, qualcosa come una inappartenenza a questo mondo, a questa realtà. La nostra epoca e le nostre vite sono definitivamente fuori da ogni concezione tragica. Redenzione, pathos e ethos sono parole irraggiungibili, cadute nella più fredda delle astrazioni. II teatro che rispetto, ora, è un teatro di commozione. Si conclude che occorre considerare la tragedia come l'unico e degno concorrente che si debba avere. Aggiungo che occorre avere il coraggio di guardare il vero volto della tragedia. Perché non so ancora cos'è. Vedo il riflesso dell'oro come una rivincita sul tempo e sullo spazio. Vedo l'oro come il rappresentante del mondo della Concezione che vince sul mondo finito del destino.
Legenda dei termini e del sistema
II ciclo di lavoro prevede una prima base a Cesena, con l'autogenerazione di una catena di immagini (tragedia endo-gonidia) da cui si distacca una serie di spore che saranno raccolte in altre "basi". A loro volta le spore daranno vita a unità tragiche singolari. Queste unità (che, come sigla, assumeranno il nome della città che le ospita: Roma 09, oppure Madrid 12) ricadranno sulla "base" successiva. II processo non sarà quello delI'accumulazione, bensì quello della trasformazione vivente. A + B non sarà AB. A + B sarà uguale a C. La struttura generale è una sequela che prevede una trasmigrazione delle forme al proprio interno. II processo sarà di tipo evolutivo. Non avremo tanti spettacoli, non avremo un unico grande spettacolo. Quello che avremo sarà un organismo in stato di fuga. La velocità di reazione e di cambiamento della forma diventa una strategia necessaria a sostenere la portata di questa epoca.
Tratto dal programma di sala (Romeo Castellucci)
Foto di scena nella colonna centrale: © Luca Del Pia
Debutto
- Cesena, Teatro Comandini, 15 dicembre 2004.
Crediti artistici
Regia, scenografia, luci e costumi: Romeo Castellucci. Regia, composizione drammatica, sonora e vocale: Chiara Guidi. Scritti: Claudia Castellucci. Musica originale: Scott Gibbons, con brani di Bénjamin Britten, Arvo Pärt. Con: Ofelia Bartolucci, Sonia Beltran Napoles, Claudio Borghi, Cosmo Brigida, Agata Castellucci, Cosma Castellucci, Gianni Plazzi. Sergio Scarlatella, Alceo Tesei. Memoria video: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti. Fotografie: Luca Del Pia. Scenotecnica e Tecnico Macchinista: Salvo Di Martina. Tecnici luce: Fabio Sajiz, Luciano Trebbi. Ornamenti e pitture di scena: Eugenio Resta. Consulenza sui costumi: Gabriella Battistini. Assistenza sonora: Max Lyandvert. Collaborazione tecnica in sede: Sonia Brunelli, Fausto Giorgi, Federico Lepri, Giorgio Ritucci. Attrezzeria: Monia Mosconi. Sartoria: Carmen Castellucci. Direzione di produzione: Cosetta Nicolini. Organizzazione: Gilda Biasini. Collaboratori in sede: Michele Bertoni, Monia Mosconi. Amministrazione: Elisa Bruno, Michela Medri. Consulenza e progettazione: Massimiliano Coli, Thomas Consulting Group. Ringraziamenti a: Céline Astrié, Joe Kelleher, Max Lyandvert, Nicholas Ridout, Bruno Tackels, Eric Vautrin, autori degli scritti contenuti in IDIOMA CLIMA CRONO VIII e a : Lucia Amara, Adele Cacciagrano, Piersandra Di Matteo, Tihana Maravic, Enrico Pitozzi, Annalisa Sacchi, autori degli scritti contenuti in IDIOMA CLIMA CRONO IX, SEMINARIO e a: Centro Cinema San Biagio di Cesena, Teatro Comunale di Bologna, Michele Bruzzi, Demetrio Castellucci, Luciana Faedi e Ezio Pancisi per la preziosa collaborazione. Produzione: Societas Raffaello Sanzio - Cesena, Festival d'Avignon, Hebbel Theater - Berlin, KunstenFESTIVALdesArts - Bruxelles/Brussel, Bergen International Festival, Odéon -Théâtre de l'Europe con Festival d'Automne - Paris, Romaeuropa Festival, Le Maillon-Théâtre de Strasbourg, LIFT (London International Festival of Theatre), Théâtre des Bernardines con Théâtre du Gymnase - Marseille. In collaborazione con: Emilia Romagna Teatro Fondazione - Modena. Con il supporto del Programma Cultura 2000 dell'Unione Europea

