M #10 Marseille
Si parte dalla ragionevole considerazione dell'impossibilità contemporanea di un'autentica fondazione della tragedia. Ciò nondimeno il modo della tragedia di presentare allo spettatore un nodo drammatico è ancora il modello insuperato per ogni intima rappresentazione umana. Allo stesso tempo si avverte, nel nucleo della tragedia attica, la struttura stessa delle sensazioni che rivelano, della condizione umana, qualcosa come una inappartenenza a questo mondo, a questa realtà. La nostra epoca e le nostre vite sono definitivamente fuori da ogni concezione tragica. Redenzione, pathos e ethos sono parole irraggiungibili, cadute nella più fredda delle astrazioni. II teatro che rispetto, ora, è un teatro di commozione. Si conclude che occorre considerare la tragedia come l'unico e degno concorrente che si debba avere. Aggiungo che occorre avere il coraggio di guardare il vero volto della tragedia. Perché non so ancora cos'è. Vedo il riflesso dell'oro come una rivincita sul tempo e sullo spazio. Vedo l'oro come il rappresentante del mondo della Concezione che vince sul mondo finito del destino.
Legenda dei termini e del sistema
II ciclo di lavoro prevede una prima base a Cesena, con l'autogenerazione di una catena di immagini (tragedia endo-gonidia) da cui si distacca una serie di spore che saranno raccolte in altre "basi". A loro volta le spore daranno vita a unità tragiche singolari. Queste unità (che, come sigla, assumeranno il nome della città che le ospita: Roma 09, oppure Madrid 12) ricadranno sulla "base" successiva. II processo non sarà quello delI'accumulazione, bensì quello della trasformazione vivente. A + B non sarà AB. A + B sarà uguale a C. La struttura generale è una sequela che prevede una trasmigrazione delle forme al proprio interno. II processo sarà di tipo evolutivo. Non avremo tanti spettacoli, non avremo un unico grande spettacolo. Quello che avremo sarà un organismo in stato di fuga. La velocità di reazione e di cambiamento della forma diventa una strategia necessaria a sostenere la portata di questa epoca.
Tratto dal programma di sala (Romeo Castellucci)
Debutto
- Marsiglia, Théâtre Les Bernardines e Théâtre du Gymnase, 20 settembre 2004.
Crediti artistici
Regia, scene, luci e costumi: Romeo Castellucci. Regia, composizione drammatica, sonora e vocale: Chiara Guidi. Traiettorie e scritture: Claudia Castellucci. Musica originale: Scott Gibbons. Spettrografie: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti. Con: Lavinia Bertotti, Francesca Proia, Sergio Scarlatella e con: Mathieu Bonfils, Audrey Bonnefoy, Fanny Capretta, Guillame Clausse, P.François Doireau, Pearl Manifold, Julien Mouroux, Charles Eric Petit, Samuel Rehault, Julie Timmerman, Elisa Voisin, Brigitte Zarza Juan, allievi de l'Ensemble 13 dell’E.R.A.C. Memoria video: Cristiano Carioni, Stefano Franceschetti. Foto: Luca Del Pia. Collaborazione artistica, registrazione sonora, missaggio della voce di Lavinia Bertotti: Lorenzo Brondetta. Consulenza musicale: Sabine Lutzenberger. Direzione del Seminario sulla Tragedia Endogonidia a Cesena: Claudia Castellucci. Assistenza al Seminario a Cesena: Carla Bottiglieri. Collaborazione al Seminario: Thomas Fourneau. Realizzazione sceno-tecnica: Salvo Di Martina e Massimiliano Peyrone. Macchinisti: Salvo Di Martina e Marco Rigamonti. Tecnici luce: Fabio Sajiz, Luciano Trebbi. Collaborazione tecnica: Janvier Florio Ornement, Eugenio Resta. Effetti di dinamica: Stephan Duve. Accessori: Monia Mosconi. Sartoria: Gabriella Battistini, Carmen Castellucci. Direzione della produzione: Cosetta Nicolini. Organizzazione: Gilda Biasini. Assistenza alla produzione: Michele Bertoni. Amministrazione: Elisa Bruno, Michela Medri. Consulenza e pianificazione: Massimiliano Coli, Thomas Consulting Group. Si ringraziano: Céline Astrié, Carla Bottiglieri, Valeria Crupi, Joe Kelleher, Nicholas Ridout, autori degli scritti per "Idioma, Clima, Crono” VIII. E: Mauro Brecciaroli (ROF Rossini Opera Festival), Michele Bruzzi, Marco Marchetti, Angelo Vintage Palace. Produzione: Societas Raffaello Sanzio/Cesena, Festival d'Avignon, Hebbel Theater / Berlin, KunstenFESTIVALdesArts / Bruxelles-Brussel, Bergen International Festival, Odéon-Théâtre de l'Europe con il Festival d'Automne a Paris, Romaeuropa Festival, Le Maillon-Théâtre de Strasbourg, LIFT (London International Festival of Theatre), Théâtre des Bernardines con il Théâtre du Gymnase a Marsiglia. In collaborazione con: Emilia Romagna Teatro Fondazione - Modena. Con il sostegno del programma Culture 2000 dell'Unione Europea CLT2002/A2/IT-2055.
