L #09 London
Si parte dalla ragionevole considerazione dell'impossibilità contemporanea di un'autentica fondazione della tragedia. Ciò nondimeno il modo della tragedia di presentare allo spettatore un nodo drammatico è ancora il modello insuperato per ogni intima rappresentazione umana. Allo stesso tempo si avverte, nel nucleo della tragedia attica, la struttura stessa delle sensazioni che rivelano, della condizione umana, qualcosa come una inappartenenza a questo mondo, a questa realtà. La nostra epoca e le nostre vite sono definitivamente fuori da ogni concezione tragica. Redenzione, pathos e ethos sono parole irraggiungibili, cadute nella più fredda delle astrazioni. II teatro che rispetto, ora, è un teatro di commozione. Si conclude che occorre considerare la tragedia come l'unico e degno concorrente che si debba avere. Aggiungo che occorre avere il coraggio di guardare il vero volto della tragedia. Perché non so ancora cos'è. Vedo il riflesso dell'oro come una rivincita sul tempo e sullo spazio. Vedo l'oro come il rappresentante del mondo della Concezione che vince sul mondo finito del destino.
Legenda dei termini e del sistema
II ciclo di lavoro prevede una prima base a Cesena, con l'autogenerazione di una catena di immagini (tragedia endo-gonidia) da cui si distacca una serie di spore che saranno raccolte in altre "basi". A loro volta le spore daranno vita a unità tragiche singolari. Queste unità (che, come sigla, assumeranno il nome della città che le ospita: Roma 09, oppure Madrid 12) ricadranno sulla "base" successiva. II processo non sarà quello delI'accumulazione, bensì quello della trasformazione vivente. A + B non sarà AB. A + B sarà uguale a C. La struttura generale è una sequela che prevede una trasmigrazione delle forme al proprio interno. II processo sarà di tipo evolutivo. Non avremo tanti spettacoli, non avremo un unico grande spettacolo. Quello che avremo sarà un organismo in stato di fuga. La velocità di reazione e di cambiamento della forma diventa una strategia necessaria a sostenere la portata di questa epoca.
Tratto dal programma di sala (Romeo Castellucci)
Foto di scena nella colonna centrale: © Luca Del Pia
Debutto
- Londra, LIFT Festival, Laban, 13 maggio 2004.
Crediti artistici
Regia, scene, luci e costumi di Romeo Castellucci. Regia, composizione drammatica, sonora e vocale di Chiara Guidi. Traiettorie e scritture di Claudia Castellucci. Musica originale ed esecuzione dal vivo di Scott Gibbons. Macchine dinamiche di Stephan Duve. Memoria video: Cristiano Carioni, Stefano Franceschetti. Foto: Luca Del Pia. Con: Francesca Proia, Eva Castellucci, Sergio Scarlatella, Agata Castellucci, Cosma Castellucci, Demetrio Castellucci, Sebastiano Castellucci, Teodora Castellucci, Chiara Guidi. E con: Stephen Cornford, Jym Darling, Nunzio Giannone, Dirk Lambrecht. Coreografia complementare: Francesca Proia. Interpretazione e realizzazione dei costumi: Gabriella Battistini. Oggetti: Plastikart di Istvan Zimmermann, Giovanna e Giuseppe Amoroso. Macchinisti: Salvo Di Martina, Marco Rigamonti. Tecnico luci: Fabio Sajiz, Luciano Trebbi. Assistenza scenografica: Eugenio Resta, Simon Donger. Assistenza tecnica: Giorgio Ritucci. Attrezzeria: Carmen Castellucci. Special make-up effects: Mario Audello - Torino. Direzione di produzione: Cosetta Nicolini. Organizzazione: Gilda Biasini. Assistenti alla produzione: Monia Mosconi, Lena Pasqualini. Amministrazione: Elisa Bruno, Michela Medri. Consulenza e pianificazione: Massimiliano Coli, Thomas Consulting Group. Si ringraziano: Céline Astrie, Géraud Didier, Joe Kelleher, Nicholas Ridout, autori degli scritti per IDIOMA VI e: Franco Federiconi e Ricardo Gargiulo per i consigli sulla costruzione della scena. E: Joe Kelleher, Luca Scarlini, Michele Bruzzi, Valentina Guidi per aver lavorato alla traduzione dei testi. E: a tutto il team di Laban. Produzione: Societas Raffaello Sanzio - Cesena, Festival d'Avignon, Hebbe/Theater - Berlin, KunstenFESTIVALdesArts - Bruxelles/Brussel, Bergen International Festival, Odéon-Théâtre de l'Europe with Festival d'Automne - Paris, Romaeuropa Festival, Le Maillon-Théätre de Strasbourg, LIFT (London International Festival of Theatre), Theâtre des Bernardines with Theātre du Gymnase - Marseille. In collaborazione con: Emilia Romagna Teatro Fondazione - Modena. Con il supporto di: Programme Culture 2000 of the European Union CLT2002/A2/IT-2055.
