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Tragedia Endogonidia R #07, 2003



R #07 Roma
 

Si parte dalla ragionevole considerazione dell'impossibilità contemporanea di un'autentica fondazione della tragedia. Ciò nondimeno il modo della tragedia di presentare allo spettatore un nodo drammatico è ancora il modello insuperato per ogni intima rappresentazione umana. Allo stesso tempo si avverte, nel nucleo della tragedia attica, la struttura stessa delle sensazioni che rivelano, della condizione umana, qualcosa come una inappartenenza a questo mondo, a questa realtà. La nostra epoca e le nostre vite sono definitivamente fuori da ogni concezione tragica. Redenzione, pathos e ethos sono parole irraggiungibili, cadute nella più fredda delle astrazioni. II teatro che rispetto, ora, è un teatro di commozione. Si conclude che occorre considerare la tragedia come l'unico e degno concorrente che si debba avere. Aggiungo che occorre avere il coraggio di guardare il vero volto della tragedia. Perché non so ancora cos'è. Vedo il riflesso dell'oro come una rivincita sul tempo e sullo spazio. Vedo l'oro come il rappresentante del mondo della Concezione che vince sul mondo finito del destino.
Legenda dei termini e del sistema

 

II ciclo di lavoro prevede una prima base a Cesena, con l'autogenerazione di una catena di immagini (tragedia endo-gonidia) da cui si distacca una serie di spore che saranno raccolte in altre "basi". A loro volta le spore daranno vita a unità tragiche singolari. Queste unità (che, come sigla, assumeranno il nome della città che le ospita: Roma 09, oppure Madrid 12) ricadranno sulla "base" successiva. II processo non sarà quello delI'accumulazione, bensì quello della trasformazione vivente. A + B non sarà AB. A + B sarà uguale a C. La struttura generale è una sequela che prevede una trasmigrazione delle forme al proprio interno. II processo sarà di tipo evolutivo. Non avremo tanti spettacoli, non avremo un unico grande spettacolo. Quello che avremo sarà un organismo in stato di fuga. La velocità di reazione e di cambiamento della forma diventa una strategia necessaria a sostenere la portata di questa epoca.
Tratto dal programma di sala (Romeo Castellucci)

Foto di scena nella colonna centrale © Luca Del Pia


Debutto

Roma, Romaeuropa Festival, Teatro Valle, 21 novembre 2003.

Crediti artistici

Regia, scenografia, luci e costumi: Romeo Castellucci. Composizione drammatica, sonora e vocale: Chiara Guidi. Traiettorie e scritture: Claudia Castellucci. Musica originale: Scott Gibbons. Con: Ofelia Bartolucci, Luca Nava, Sergio Scarlatella, Silvano Voltolina, Atos Zammarchi. Memoria video: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti. Fotografie: Luca Del Pia. Interpretazione e realizzazione scenotecnica: Salvo Di Martina, Riccardo Maccheroni. Interpretazione e realizzazione luci: Fabio Sajiz, Luciano Trebbi. Interpretazione e realizzazione dei costumi: Gabriella Battistini. Effetti di dinamica: Stephan Duve. Sculture in scena: Alessandra Bonan. Consulente fonico: Fabrizio Gambineri. Assistenza sonora: Max Lyandvert. Assistenza tecnica a Cesena: Carmela Salemi. Collaborazione: Fausto Giorgi. Attrezzeria: Carmen Castellucci. Maschera: Michele Guaschino/Torino. Direzione di produzione: Cosetta Nicolini. Organizzazione: Gilda Biasini. Assistenza: Silva Buldrini. Collaborazione: Andrea Ottoni. Amministrazione: Elisa Bruno, Michela Medri. Consulenza: Massimiliano Coli, Thomas Consulting Group. Ringraziamenti a: Céline Astrié, Diego Donna, Joe Kelleher, Simone Menegoi, Francesco Raffaelli, Nicholas Ridout, Paolo Tonti, autori degli scritti di Idioma, Clima, Crono IV. E a: Mauro Brecciaroli di Emilia Romagna Teatro Fondazione/Modena, Franco Federiconi del Teatro Bonci/Cesena. Produzione: Societas Raffaello Sanzio / Cesena, Festival d'Avignon, Hebbel Theater / Berlin, KunstenFESTIVALdesArts / Bruxelles-Brussel, Bergen International Festival, Odéon -Théâtre de l'Europe con il Festival d'Automne à Paris, Romaeuropa Festival, Le Maillon-Théâtre de Strasbourg. LIFT (London International Festival of Theatre), Théâtre des Bernardines con il Théâtre du Gymnase à Marseille. In collaborazione con: Emilia Romagna Teatro Fondazione - Modena. Con il supporto del programma Cultura 2000 dell'Unione Europea CLT2002/A2/IT-2055.


archivio storico
societas raffaello sanzio
1981-2006

il sito documenta l’attività della compagnia teatrale
dall’origine fino alla conclusione del suo impianto unitario