P #06 Paris
Si parte dalla ragionevole considerazione dell'impossibilità contemporanea di un'autentica fondazione della tragedia. Ciò nondimeno il modo della tragedia di presentare allo spettatore un nodo drammatico è ancora il modello insuperato per ogni intima rappresentazione umana. Allo stesso tempo si avverte, nel nucleo della tragedia attica, la struttura stessa delle sensazioni che rivelano, della condizione umana, qualcosa come una inappartenenza a questo mondo, a questa realtà. La nostra epoca e le nostre vite sono definitivamente fuori da ogni concezione tragica. Redenzione, pathos e ethos sono parole irraggiungibili, cadute nella più fredda delle astrazioni. II teatro che rispetto, ora, è un teatro di commozione. Si conclude che occorre considerare la tragedia come l'unico e degno concorrente che si debba avere. Aggiungo che occorre avere il coraggio di guardare il vero volto della tragedia. Perché non so ancora cos'è. Vedo il riflesso dell'oro come una rivincita sul tempo e sullo spazio. Vedo l'oro come il rappresentante del mondo della Concezione che vince sul mondo finito del destino.
Legenda dei termini e del sistema
II ciclo di lavoro prevede una prima base a Cesena, con l'autogenerazione di una catena di immagini (tragedia endo-gonidia) da cui si distacca una serie di spore che saranno raccolte in altre "basi". A loro volta le spore daranno vita a unità tragiche singolari. Queste unità (che, come sigla, assumeranno il nome della città che le ospita: Roma 09, oppure Madrid 12) ricadranno sulla "base" successiva. II processo non sarà quello delI'accumulazione, bensì quello della trasformazione vivente. A + B non sarà AB. A + B sarà uguale a C. La struttura generale è una sequela che prevede una trasmigrazione delle forme al proprio interno. II processo sarà di tipo evolutivo. Non avremo tanti spettacoli, non avremo un unico grande spettacolo. Quello che avremo sarà un organismo in stato di fuga. La velocità di reazione e di cambiamento della forma diventa una strategia necessaria a sostenere la portata di questa epoca.
Tratto dal programma di sala (Romeo Castellucci)
Foto di scena nella colonna centrale: © Luca Del Pia
Debutto
- Parigi, Festival d’Automne, Odéon Théâtre de l’Europe, 18 ottobre 2003.
Crediti artistici
Regia, scene, luci e costumi: Romeo Castellucci. Composizione drammatica, sonora e vocale: Chiara Guidi. Traiettorie e scritture: Claudia Castellucci. Musica originale: Scott Gibbons. Con: Alessandro Bedosti, Luca Nava, Sergio Scarlatella, Silvano Voltolina, Patricia Zanco. Memoria videografica: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti. Foto: Luca Del Pia. Interpretazione e realizzazione della scena: Salvo Di Martina. Interpretazione e realizzazione delle luci: Fabio Sajiz, Luciáno Trebbi. Interpretazione e realizzazione dei costumi: Gabriella Battistini. Collaborazione tecnica: Riccardo Maccheroni. Effetti di dinamica: Stephan Duve. Sculture in scena: Alessandra Bonan. Consultazione fonica: Fabrizio Gambineri. Assistente al sonoro: Max Lyandvert. Assistente tecnico a Cesena: Carmela Salemi. Collaboratore: Fausto Giorgi. Accessori: Carmen Castellucci. Maschera: Michele Guaschino/Torino. Responsabile di produzione: Cosetta Nicolini. Organizzazione: Gilda Biasini. Assistenza: Silva Buldrini. Collaboratore: Andrea Ottoni. Amministrazione: Elisa Bruno, Michela Medri. Consulenza: Massimiliano Coli, Thomas Consulting Group. Si ringraziano: Céline Astrié, Diego Donna, Joe Kelleher, Simone Menegoi, Francesco Raffaelli, Nicholas Ridout, Paolo Tonti, autori degli scritti di "Idioma, Clima, Crono IV. E: Giuseppe Angeloni, Mauro Brecciaroli di Emilia Romagna Teatro Fondazione/Modena, Carla Bottiglieri, Franco Federiconi di Teatro Bonci/Cesena, Hervé Joubert Laurencin, Enrique Pardo, Cesare Ronconi. Produzione: Societas Raffaello Sanzio/Cesena, Festival d'Avignon, Hebbel Theater / Berlin, KunstenFESTIVALdesArts / Bruxelles-Brussel, Bergen International Festival, Odéon - Théâtre de l'Europe con il Festival d'Automne a Paris, Romaeuropa Festival, Le Maillon-Théâtre de Strasbourg, LIFT (London International Festival of Theatre), Théâtre des Bernardines con il Théâtre du Gymnase a Marsiglia. In collaborazione con: Emilia Romagna Teatro Fondazione - Modena. Con il sostegno del Programme Culture 2000 of the European Union CLT2002/A2/1T-2055.

