Orestea (una commedia organica?)
Se si mette in secondo piano la poesia dell'Orestea, se si elimina lo splendente edificio esposto alla luce del sole, ciò che rimane - visibile e terribilmente fondamentale - è la violenza. Il linguaggio del poeta diventa gergo da caccia, arricchito di tattiche, stratagemmi per trappole, messaggi di appostamenti vigliacchi, ma non c'è poesia capace di sopportare una violenza così; capace di competerle; capace di pareggiarla. Al teatro di oggi, questo, tocca. Donde questa violenza che pervade ogni cosa, ogni fatto, ogni persona; in seno a una stessa famiglia; senza pause e senza limiti; con una potenza di generare che si sviluppa in modo atomico; con un portato d'indistinzione tra violenza purificatrice (sacrificio) e violenza impura (delitto)? "Gleichgewicht", cosi Hölderlin chiama questa perdita di differenza, la cui messa in scena è il motivo vero della tragedia, per cui ogni diritto pare controbilanciare quello dell'altro in modo perfettamente uguale. [...] Persone umane e animali portano, alla lettera, ciò che vogliono dire prima di aprire bocca, affinché il corpo sia varco di uscita e di risoluzione della scrittura tragica. Anche in questo non c'è distinzione. L'animale da abbattere è la metafora più calzante per ogni personaggio. La carne macellata compendia questo dolore, perché ogni uomo che soffre è carne macellata.
Tratto dalla scheda artistica
Debutto
- Prato, Teatro Fabbricone, 6 aprile 1995.
Crediti artistici
Da Eschilo. Regia, scene e costumi: Romeo Castellucci. Ritmo drammatico: Chiara Guidi. Melodia: Claudia Castellucci. Con: Paolo Guidi, Nicoletta Magalotti, Natali Carvalho Oliveira, Carlotta Piras, Giovanni Vella, Nicola Di Martino, Enzo Lazzarini, Febo Del Zozzo, Loris Comandini, Claudia Castellucci. Cura: Gilda Biasini, Cosetta Nicolini, Minny Augeri. Soluzioni ed esecuzioni sceniche: Paolo Guidi. Attrezzeria: Chiara Bocchini. Metallurgia: Stephan Duve. Pneumatica: Strapper. Tecnico del suono: Uria Comandini. Costruzioni in legno: Franco Federiconi. Figure di proiezione: Stefano Meldolesi. Lavori plastici: Catia Gatelli, Lorenzo Bassocchi. Lattice: Riccardo Turacchio. Si ringrazia l'Azienda Agricola C. Vallaro, Oleggio. Produzione: Societas Raffaello Sanzio con la collaborazione del Teatro A. Bonci di Cesena.





